Il 23 Dicembre del 1956, nasce a Milano Michele Alboreto, uno dei più talentosi piloti italiani di sempre.
Inizia a farsi notare già a vent’anni sulle piste di Monza, entrando nella scuderia Salvati, suo trampolino di lancio.
Tanto timido e riservato nella vita quotidiana quanto coraggioso e determinato al volante, a tal punto da riuscire a trovare i giusti finanziatori per poter raggiungere le categorie superiori.
Il suo sogno, vincere un mondiale di formula 1, ma Alboreto era cosciente delle tante difficoltà che avrebbe incontrato, il suo motto è sempre stato “Devo approfittare di ogni occasione, perchè non so se ci sarà una seconda possibilità”.
Arrivò in formula 3, divenendo campione europeo e passando poco dopo alla famigerata formula 1.
Dopo alcuni anni di Gavetta arriva la chiamata della Ferrari.
E’nel mondiale dell’85 che dimostra al mondo tutto il suo potenziale, risultando a tutti gli effetti il miglior pilota del torneo, solo al comando della classifica fino a poche gare dalla fine, nonostante un cambio di motore effettuato dalla Ferrari che spezzerà il suo sogno di divenire campione del mondo.
Sarà costretto a ritirarsi da tutti e cinque gli ultimi gran premi, perdendo così ogni speranza e classificandosi soltanto secondo a fine anno.
Enzo Ferrari ammetterà in seguito “A Michele dobbiamo un Mondiale”.
Una seconda possibilità per lui effettivamente non ci fu più, con all’attivo cinque gran premi vinti, Michele vira verso altre tipologie di gare, da Le Mans ad Indianapolis, raccogliendo molti successi.
Il 25 aprile 2001 sul circuito tedesco di Lausitzring arriva il tragico incidente che strappa la vita a Michele Alboreto.